Farmaci: Sifo, 7-8 furti negli ospedali l’anno, aggiornate linee guida

Adnkronos salute



Il rischio dei furti di farmaci negli ospedali italiani esiste, "anche se con tutto il lavoro già fatto sui vari fronti il fenomeno è stato già molto ridimensionato: di fatto siamo a 7-8 furti censiti (di cui 3 piccoli) in un anno". Lo sottolinea la SIFO (Società dei farmacisti ospedalieri e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie), che aggiorna le linee guida ad hoc e annuncia un 'certificato' di eccellenza per gli ospedali che rispondono ai più stringenti requisiti anti-furto (valevole per ottenere uno 'sconto' dalle assicurazioni), consulenze per le strutture che ancora non sono a un livello di sicurezza ottimale e uno studio ad hoc - con relativo programma di messa a norma - per tre nosocomi maggiormente esposti al rischio di furti di medicinali. La SIFO torna a occuparsi della sicurezza delle farmacie ospedaliere e della piaga dei furti di farmaci in ospedale. Annunciando alcune delle novità che arriveranno con Padlock 2.0, prosecuzione del progetto Padlock con cui due anni fa i farmacisti ospedalieri si sono rimboccati le maniche per mettere a punto le linee guida e migliorare la sicurezza delle farmacie ospedaliere.

"Al danno economico talvolta ingente provocato da questi 'colpi' - rileva la società - si aggiunge il fenomeno del commercio illegale di medicinali e, di conseguenza, la questione della sicurezza dei pazienti".

Con Padlock, tra il 2014 e il 2015 SIFO ha promosso la prevenzione del fenomeno e la messa in sicurezza delle farmacie ospedaliere. Il progetto che adesso riprende con una seconda fase, avvalendosi del contributo incondizionato di Roche, è stato ribattezzato Padlock 2.0. E si è ampliato: hanno deciso di aderire e prendere parte alla seconda fase di lavoro Fiaso (Federazione italiana di Asl e ospedali), Aifa (Agenzia italiana del farmaco), Nas, Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) e Aiba (Associazione italiana brokers di assicurazione e riassicurazione). Ma cosa prevede nello specifico la seconda 'puntata' del progetto? Prima di tutto l'aggiornamento delle linee guida: le prime arrivavano a fronte di uno studio analitico effettuato su un campione di 30 farmacie ospedaliere distribuite su tutto il territorio nazionale. Ora la 'platea' verrà ampliata estendendo gli audit a ulteriori 20 centri.

In questo modo si consolideranno il campione e anche i risultati del 2014-2015, che tracciavano un panorama non proprio rassicurante. Quando l'analisi era ormai a buon punto, infatti, lo scenario che emergeva era questo: tre sole farmacie ospedaliere, su 21, risultavano sicure; altre 12 avevano lacune da colmare e sei erano totalmente inadeguate dal punto di vista della sicurezza.

Per sviluppare l'analisi dei nuovi centri, SIFO costituirà un comitato tecnico-scientifico multidisciplinare, a cui spetterà il compito di realizzare un documento contenente i requisiti per l'Excellence contro i furti nelle farmacie ospedaliere: criteri di sicurezza, che saranno condivisi da tutti i partner di Padlock 2.0. Questi requisiti daranno la possibilità alle strutture che li possiedono di accedere a una idoneità di Excellence, riconosciuta da Ania e Aiba, che renderà possibile una rinegoziazione delle condizioni assicurative grazie all'abbattimento del rischio di furti nella struttura. Non è tutto. Il progetto Padlock 2.0 prevede anche che 10 farmacie ospedaliere, all'interno delle 50 esaminate dall'inizio del progetto, possano accedere a una consulenza per raggiungere l'idoneità di Excellence Padlock. Infine, è prevista la selezione dei tre centri maggiormente esposti al rischio di furti, che saranno oggetto di uno studio personalizzato per migliorare la prevenzione anche con un programma di messa a norma.